Mi chiamo Cristiano Bianchi e con mia moglie Rani Bacchetti abbiamo un allevamento di Alpaca a Cinigiano, provincia di Grosseto. Siamo rimasti scioccati dall’ arrivo del fuoco nella nostra fattoria e come noi sono rimasti scioccati anche i nostri alpaca che inoltre non hanno più il loro prato di cui si nutrono. Il fuoco ha distrutto gran parte delle recinzioni, l'erba e le nostre piante officinali.
Per questo, dopo questa terribile esperienza, vorremmo ripristinare i pascoli che sono bruciati per poter nutrire i nostri animali ed mettere in sicurezza il territorio. Tutte le nostre piante officinali sono bruciate come fiammiferi e per questo vorremmo sostituirle con alberi.
Il nostro desiderio è quello di posizionare nella parte alta del nostro terreno delle cisterne mobili da utilizzare, sia per irrigazione in caso di siccità sia per difendersi dagli incendi. Il terreno dedicato ai pascoli per gli alpaca necessita di una leggera lavorazione e appena pioverà, di una semina di graminacee nane onde evitare la nascita di tutte quelle piante che crescono e seccano durante l’estate creando un “tappeto” perfetto per gli incendi.
In questo modo il terreno sarà ad una temperatura molto meno elevata permettendo lo sviluppo di quel microbiota che serve a sequestrare il carbonio nel terreno. Oltre a questo vorremmo piantare 100 alberi per ombreggiare il terreno ed i nostri alpaca.
Per tutto questo abbiamo bisogno di un aiuto, visto che le nostre “forze” bastano appena per aggiustare recinzioni e abbeveratoi.

Chi Siamo

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Cenni storici sulle origini dell'Alpaca

Alpaca e llama appartengono alla famiglia dei camelidi e si possono ricondurre alle specie sopravvissute alle catastrofi preistoriche che portarono all'estinzione dei dinosauri; originari del Nord America, nella seconda metà del Terziario, circa 11 milioni di anni fa, una parte di loro migrò verso nord, attraversò lo Stretto di Bering e popolò l'Asia. Oggi la discendenza è rappresentata dal Cammello Bactriano a due gobbe; in seguito attraversò il Medio Oriente arrivando fino al Nord Africa dando origine anche al Dromedario. Un altro gruppo dal Nord America migrò verso il Sud America dove diede origine alle Vicugna e al Guanaco e successivamente al Llama e all'Alpaca.
I camelidi sono essenziali per la vita delle popolazioni andine, forniscono carne e latte per l'alimentazione, il vello viene usato per l'abbigliamento e prodotti artigianali, infine vengono usati come animali da soma.


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Alpaca Standard

Questo standard di razze vuole essere una guida per gli allevatori e giudici di mostre. Come tutti gli standard è in evoluzione e dovrà essere aggiornato dalla Commissione Tecnica Centrale. Questo standard descrive un animale a cui l’allevatore deve tendere.Dobbiamo subito specificare che la differenza principale tra il Huacaya e il Suri riguarda le caratteristiche del vello. L’alpaca si presenta come un animale aggraziato con un corpo omogeneamente armonioso ed un portamento eretto. Porta la testa alta con un ciuffo denso, gli occhi scuri e le orecchie a punta di freccia. Il tronco è forte e l’ossatura delle gambe vigorosa il tutto è ricoperto da un vello abbondante che copre l’animale fino ai piedi. Le proporzioni di altezza ideali sono: collo un terzo tronco un terzo, gambe un terzo. L’Alpaca ideale è inscritto nel quadrato.


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Riproduzione degli alpaca

Le femmine di alpaca sono pronte a riprodursi quando il loro peso supera i 40kg, in genere dopo i 12 mesi di età.
Le femmine hanno l’ovulazione indotta dall’ atto di monta e non hanno un ciclo come altri animali.
Il maschio di alpaca è sessualmente maturo in genere a 24-30 mesi, ma possono esserci casi di femmine gravide da maschi più giovani. Il maschio ha un eiaculazione costante di piccole quantità di seme che introduce nella femmina durante l’atto riproduttivo che può durare fino a 45minuti.


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Body Condition Scoring

Il controllo del peso nell’ alpaca è una pratica basilare per tenere monitorati stato clinico e nutrizionale degli animali. In generale, gli individui magri sono più suscettibili a malattie infettive e parassitarie, e possono più facilmente incorrere in problemi riproduttivi (morti embrionali ecc.). Nelle femmine si può osservare un calo di produzione di latte: come conseguenza ci saranno cría deboli e sottonutriti. D’altro canto, animali obesi possono con maggiore frequenza presentare ipofertilità.


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